Steroidi per os con schemi differenti parimenti efficaci (prednsione 1 mg/kg/die per almeno 3 settimane, 4 mg/kg/die per 4 giorni) o endovena (m-PDN 20 mg/kg/die per 3 giorni). Esame emocromocitometricodi Bruno Nobili et al.La valutazione auxologica in età evolutivadi Marina Picca et al.L’esame delle urine in pediatria,una pratica consolidata di grande utilitàdi Carmine Pecoraro et al. Relativamente alla sicurezza di impiego degli steroidi inalatori, qualche problema può sorgere utilizzando per lunghi periodi alti dosaggi superiori a 400–500 μg al giorno.
- Il reumatologo pertanto preso atto di queste considerazioni visita la paziente e non rileva segni clinici di infiammazione articolare, né franchi segni di artrosi.
- Più recentemente gruppi accademici indipendenti hanno sviluppato delle definizioni e dei criteri per l’aggiudicazione degli eventi emorragici specifici.
- L’ictus ischemico che non rientra nella definizione precedente è considerato un criterio minore per HBR.
- La SREAT può mimare i sintomi di una patologia psichiatrica acuta, è quindi estremamente importante che lo psichiatra prenda di considerazione questa sindrome nell’algoritmo di diagnosi differenziale, soprattutto in quei pazienti che presentano storia di tiroidite autoimmune, al fine di assicurare un’adeguata diagnosi e un trattamento tempestivo.
La PCR invece, pur mantenendo un certo ruolo in questo ambito, presenta tuttavia una sensibilità e una specificità troppo basse che non le consentono di rappresentare, quando considerata da sola, un efficiente bio-marcatore di attività di malattia. Il fattore reumatoide, gli anticorpi anti-citrullina e gli indici sistemi di flogosi rientrano fra i criteri classificativi che l’American College of Rheumatology ha definito come necessari per individuare i pazienti affetti da Artrite reumatoide . In particolare è possibile classificare come affetto da Artrite Reumatoide un paziente che raggiunge uno score maggiore o uguale a 6 all’analisi dei domini riportati nella tabella 1. La ITP, soprattutto in fase cronica, è una patologia che comporta notevoli ripercussioni sulla qualità di vita che derivano principalmente dalle restrizioni nelle quotidiane attività ludico-sportive, con conseguente isolamento sociale del bambino e del suo nucleo familiare. Negli ultimi anni, la maggiore attenzione all’ analisi della qualità di vita dei pazienti con ITP ha evidenziato come la trombocitopenia influenzi negativamente non solo l’umore e lo stato d’animo, ma anche le energie fisiche e le performances cognitive in un numero significativo di pazienti pediatrici .
Una quota rilevante di pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica presenta un elevato rischio emorragico. La definizione e l’identificazione dei pazienti ad elevato rischio emorragico al momento della PCI è di notevole rilevanza clinica al fine di guidare l’appropriata selezione del trattamento antitrombotico, bilanciando il rischio ischemico ed emorragico. La recente introduzione di definizioni e strumenti standardizzati per identificare e trattare i pazienti ad elevato rischio emorragico potrebbe permettere di migliorare la gestione di questa categoria di pazienti in base alle evidenze scientifiche. Una revisione sistematica di 29 studi12 ha confermato l’efficacia dello steroide inalatorio nel bambino con wheezing ricorrente in età prescolare con riduzione fino al 40% delle riacutizzazioni.
Infatti, l’impatto prognostico degli eventi emorragici rispetto al più temuto IM, dipende sostanzialmente dalla gravità del sanguinamento14. I pazienti HBR rappresentano una quota significativa di quelli sottoposti a PCI e l’impatto clinico degli eventi emorragici in questo sottogruppo è sostanziale. Seppur poco studiati e rappresentati nei trial clinici in passato, i pazienti HBR hanno acquisito recentemente maggiore attenzione con lo sviluppo di criteri per definirli e identificarli in maniera oggettiva. L’accumulo di evidenza scientifica e una conoscenza più approfondita dei predittori di rischio emorragico Sustanon 250 permettono oggi di attuare delle strategie terapeutiche specifiche per ottimizzare il profilo rischio/beneficio dopo la PCI in questi pazienti. L’associazione di anticoagulanti orali e terapia antiaggregante piastrinica a seguito di una PCI è caratterizzata da un elevato rischio emorragico con un aumento di 3-5 volte rispetto al basale34,35. Le prime definizioni standardizzate per l’aggiudicazione degli eventi emorragici sono state proposte dai gruppi TIMI e GUSTO oltre 30 anni fa, per definire e classificare eventi emorragici in pazienti sottoposti a fibrinolisi, e risultano tuttora in uso .
Linee Guida ESCLe pocket ufficiali in italiano
In base a questa solida evidenza, le linee guida internazionali raccomandano l’uso routinario degli inibitori di pompa protonica in tutti i pazienti trattati con DAPT. Una storia clinica di sanguinamenti spontanei o di trasfusione è considerata un criterio maggiore se tali eventi sono avvenuti nei 6 mesi antecedenti la PCI, mentre è un criterio minore se avvenuti tra 6-12 mesi antecedenti la PCI. Un’anamnesi positiva per pregressi eventi emorragici è risultata il singolo elemento maggiormente associato ad un aumento del rischio emorragico in diversi studi clinici36,37. Nello studio PRECISE-DAPT36, un’anamnesi positiva per pregressi eventi spontanei che avessero richiesto l’attenzione medica era associata ad un aumento di 4 volte del rischio di sanguinamenti extraospedalieri.
ad angioplastica coronarica: come definire,
B) Una quantificazione della severità dei sintomi caratteristici della malattia definito “Indice di severità dei sintomi” accusati dal paziente nel medesimo periodo, ai quali viene attribuito un punteggio da 0 a 12 in base alla gravità degli stessi . La splenectomia rappresenta una opzione terapeutica potenzialmente risolutiva in pazienti con ITP cronica/refrattaria. La splenectomia andrebbe procrastinata dopo l’età di 6 anni, preferibilmente in soggetti cronici da almeno 4 anni, sintomatici o con qualità di vita scadente, in cui la terapia medica, inclusa quella di seconda linea, abbia fallito o creato dipendenza o eccessiva tossicità . Le classi di farmaci studiate in letteratura per il trattamento della fibromialgia sono molteplici ma, purtroppo, l’efficacia complessiva risulta nel complesso scarsa; riportiamo in Tabella 2 una sintesi di questi principi attivi con indicazioni e rimborsabilità in Italia. Wolfe et al. sottolineano infine che la diagnosi di fibromialgia deve essere ritenuta valida indipendentemente da altre diagnosi concomitanti e che essa non esclude la presenza di altri eventuali disturbi clinicamente rilevanti che devono comunque essere sempre ricercati ed esclusi.
Mentre la definizione GUSTO si basa soprattutto su criteri clinici (es. la necessità di emotrasfusioni, il sanguinamento intracranico o quello associato ad instabilità emodinamica), i criteri TIMI includono parametri laboratoristici quantitativi come la riduzione di emoglobina dopo il sanguinamento. L’insufficienza epatica cronica è legata a una profonda alterazione dell’emostasi a seguito della ridotta produzione di fattori della coagulazione vitamina K-dipendenti, della trombocitopenia indotta dal sequestro splenico per ipertensione portale e l’associata disfunzione piastrinica. In più lo sviluppo di varici esofagee può portare a sanguinamenti gastrointestinali potenzialmente fatali. La classificazione Child-Pugh e la MELD scale (Model for End-stage Liver Disease) è utile per definire il grado di compromissione della funzione epatica ed il rischio di mortalità, ma non direttamente il rischio emorragico38. I pazienti sottoposti a PCI con trombocitopenia cronica hanno, infatti, un rischio più che raddoppiato di sanguinamento post-procedurale e maggiori complicanze post-procedurali31,32. Questo si associa ad una maggiore mortalità intraospedaliera33 ed il rischio di sanguinamento sembra essere proporzionale al grado di trombocitopenia.
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